Diversi sono i metodi per trattare l’acqua domestica.
Quale scegliere per la propria abitazione?
La scelta dipende moltissimo dalla tipologia di acqua che esce dal nostro rubinetto.
Premettiamo che l'acqua alla fonte è purissima, ma è importante considerare che l’acqua giunge nelle nostre case dopo un lungo percorso che inizia appunto dalla fonte, continua negli acquedotti e solamente infine confluisce nelle nostre case. Lungo questo tragitto l'acqua potrebbe assorbire diverse sostanze, tra cui alcune quali metalli pesanti, detriti organici, sabbia e terra: tutte sostanze non utili per il nostro organismo.
L’acqua del rubinetto è assolutamente potabile in Italia grazie ad un numero elevato di controlli da parte degli organi competenti, e ciò garantisce uno standard di qualità e di purezza elevato. Discorso, questo, che è valido a patto che le tubature che portano l’acqua fino al rubinetto non siano obsolete e siano in buone condizioni, tali da non rilasciare sostanze indesiderate.
Stessa valutazione va fatta per la rete idrica del vostro comune.
In ogni caso potreste pensare che, in fondo, milioni di persone sono sopravvissute sane al consumo di acqua di rubinetto. In effetti è così, il punto non è che l'acqua di rubinetto sia letale o meno ma che sia più saggio scegliere un prodotto il più sano possibile.
Addolcitore d’acqua a scambio ionico
Sfrutta un processo chimico naturale per modificare la durezza dell’acqua.
All’interno dell’apparecchio troviamo delle apposite resine imbevute di ioni di sodio – il comune sale da cucina – che trattengono gli ioni di calcio e magnesio. In questo modo l’acqua dura viene trasformata in acqua addolcita, cioè con una quantità di calcare inferiore. Questo trattamento rende l’acqua più sicura per le tubature e gli elettrodomestici. Si tratta appunto di un trattamento dell’acqua perfetto per tutte le regioni dove l’acqua del rubinetto risulti particolarmente dura.
L’osmosi inversa
Sfruttando l'osmosi inversa, si adoperano delle membrane semipermeabili che riescono a bloccare agevolmente residui anche molto piccoli, e quando avviene il passaggio dell’acqua, la membrana la divide, per dirlo in parole molto semplici, in “acqua buona e acqua cattiva”, trattenendo tutto ciò che a livello molecolare non è riconosciuto come molecola dell’acqua.
Microfiltrazione e ultrafiltrazione
La microfiltrazione migliora notevolmente le caratteristiche dell’acqua del rubinetto eliminando sapori e odori sgradevoli (dovuti per esempio al cloro) e rendendo ottima l’acqua di casa. Agisce su cloro e batteri presenti.
L’obiettivo di questi sistemi è quello di migliorare il sapore dell’acqua, eliminando il cloro, metalli pesanti e sedimenti; non viene modificata invece la concentrazione di sali e calcare contenuti al suo interno. Quindi un’acqua particolarmente “pesante” non verrà alleggerita.
La microfiltrazione differisce dall’ ultrafiltrazione per il potere di trattenere particelle più o meno piccole.
L'ultrafiltrazione infatti ha porosità più piccole e agisce su più elementi. Con essa è possibile rimuovere sostanze organiche con alto peso molecolare, particelle in sospensione, batteri.
Molte persone ovviano al problema preferendo l’utilizzo dell’acqua in bottiglia, pur continuando a utilizzare l’acqua del rubinetto per le preparazioni in cucina e ingerendo ugualmente eventuali sostanze indesiderate.
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